le fotografie al tempo del Coronavirus
Foto di Sara Bozzolan - Vito Cantore - Ornella Piccoli - Giancarlo Facciotti - Sandra Zuzzi - Anna Bovo - Ana Panoschi - Nisidia Collavo - Francesca Melandri - Daniela Cavedini - Eleonora Gentili - Francesca Menegoi - Ciro Mariotto - Giulio Corso - Alfonso Avogaro - Giancarlo Paiola - Sofia Benedini - Gianluca Pietropoli - Carlotta Tognoli - Giovanni Soave - Nicole Passarini - Monica Zoccatelli - Stefano Rodighiero - Giulia Rinaldi Cos’è la libertà?
Una cosa banale e scontata, una cosa che nessuno avrebbe immaginato di perdere. Eppure l’abbiamo persa. Anzi, ci è stata tolta, tolta da questa cosa così piccola da non avere peso, così misera che non possiamo neanche toccarla. Eppure ci ha divisi tutti ma allo stesso tempo ci ha uniti tutti, anche se non vogliamo ammetterlo, e ci ha anche tolto il respiro, eppure l’aria lì fuori è più pulita che mai. L’unico modo per aiutare è non aiutare. Ed è questa impotenza a essere così opprimente. Non poter abbracciare i nostri cari o vedere gli amici. Questo è ciò che ci fa soffrire. Eppure mesi fa tutti desideravamo di stare a casa. E ora che abbiamo questa libertà la rifiutiamo e vogliamo tornare a come era prima, prima che la libertà ci venisse tolta. Giulia
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di Ornella Piccoli Anno 2020, in Cina, in Italia, in Europa, nel mondo intero è in atto una pandemia che si chiama COVID 19.
L’Italia in tre settimane diventa zona rossa, gli aeroporti chiudono, i viaggi di lavoro e di piacere sospesi. Il mondo non vuole più i cittadini italiani. Migliaia le persone contagiate, ospedali che scoppiano, sale di rianimazione strapiene, il personale sanitario allo stremo. Le dinamiche del vivere mutano, si abbassano le serrande dei negozi, dei bar e dei ristoranti. Niente più concerti, chiusi i teatri e i cinema, i musei, le mostre, tutto viene sospeso nel tempo. Lo slogan governativo è “resto a casa” con delle raccomandazioni: niente baci, abbracci, strette di mano e mantenere tra le persone una distanza di sicurezza. Ad una appassionata di fotografia come me, non è sfuggita una frase detta dal Ministro della salute Speranza “il tampone è la fotografia di un istante” La fotografia è l’arte di fermare gli istanti. Le tecniche fotografiche negli anni sono cambiate si sono migliorate e perfezionate con il passare dei decenni, ma immutata è rimasta la capacità di una fotografia di immortalare un momento che rimane negli anni. Attraverso l’obiettivo si osserva da un punto di vista unico e soggettivo da parte di chiunque fotografi. Alcuni fotografi ci hanno permesso di fermare quel momento in una fotografia diventata successivamente simbolo della storia, come la bambina nuda ustionata dal Napalm in Vietnam del fotografo Nick Ut, o quella che testimonia l’orrore degli attentati dell’11 settembre 2001 a New York del fotografo Richard Drew. Ad “una appassionata di fotografia come me” non è sfuggito che cogliere una immagine con gli occhi e veicolarla attraverso il cuore per poterne catture il valore, rappresenta un momento di una quotidianità, di un gesto, di un evento, che regalerà sempre un’emozione anche solo di un attimo. della stessa Autrice: FOTOGRAFARE COL NASO APPENA FUORI CASA Corso di Fotografia di Enzo Paiola Molte sono le date cui si fa risalire la nascita della fotografia. La prima volta in cui si trattò di fotografia fu nel 350 a.C. quando, nel “Problemata”, Aristotele parlò della sensibilità alla luce di alcune sostanze. Devono trascorrere altri 400 anni circa, 70 d.C., prima che Plinio il Vecchio scriva: “quattuor coloribus solis immortalia illa opera ...” (quattro colori soltanto immortalarono quest'opera ...). Nel 1500 Leonardo Da Vinci descrive in modo particolareggiato il principio della camera oscura: dopo aver descritto le regole della prospettiva, studiò il funzionamento dell'occhio umano cogliendo la similitudine di questo con la camera obscura.
Il fisico inglese Talbot realizzò per primo delle “immagini tramite l’uso della luce” attraverso l’invenzione della calotipia. Introdusse l’uso del negativo nel procedimento fotografico che permetteva di realizzare immagini su carta, trattata con sale da cucina e nitrato d’argento. Dato il minor costo e la sua illimitata riproducibilità rispetto la dagherrotipia soppiantò l’uso del procedimento creato da Daguerre. Da questo momento, la ricerca nell’ambito della fotografia progredì a grandi passi, lanciando le basi per l’industria fotografica moderna.
La macchina fotografica sarà sempre più uno strumento tecnologico, capace di creare immagini ad altissima definizione, manipolabili in quasi tutti gli aspetti grazie a programmi multimediali di post produzione. Il mercato attuale offre una varietà notevole di macchine fotografiche digitali che arrivano a risoluzioni fino a milioni di pixel per rispondere al desiderio dell’uomo di fermare l’attimo, di bloccare il tempo reale in quel preciso istante. Corso di Fotografia
Immagini All : Wikipedia & Wikimedia Commons di Ornella PiccoliResto sempre incantata davanti a foto di viaggio in luoghi esotici, pieni di vita, di persone, di colori, o fotografie in luoghi estremi, dove è la natura a farla da padrona, come ad esempio l'artico o il deserto. Io che non amo i lunghi viaggi in aereo, che ho un cane che mi spiace e non vuole essere lasciato a casa, che amo la fotografia, mi sono chiesta dove potrei andare in viaggio? Lo scorso anno ad esempio è stato uno di quegli anni li. Decisione si va Rosolina mare. Dopo aver prenotato mi metto nei panni di un fotografo che potrebbe andare a fare un workshop in quelle zone e mi sono chiesta che cosa potrei trovare di interessante dal punto di vista fotografico. Comincio ad informarmi e vedere attraverso internet i luoghi naturali del delta del fiume Adige, e scopro con una certa apprensione che in quei luoghi le zanzare sono le padrone incontrastate e che sono grandi come elicotteri. Sono molto combattuta nei pensieri e quasi prevenuta sul fatto di non trovare nulla di cui valga veramente la pena di fotografare e a chiedermi se avessi scelto proprio un luogo adatto alle mie vacanze. All'ultimo ha vinto lo spirito di fotografa che è in me e ho messo in valigia la macchina fotografica. Quando sono arrivata a Rosolina e al delta del fiume Adige ho iniziato a guardare attraverso l'obiettivo ed ho capito che qualsiasi viaggio si faccia anche quelli “col naso appena fuori di casa” diventa un viaggio importante anche dal punto di vista fotografico. Fondamentale è lasciarsi coinvolgere, fermarsi per poter assorbire quello che hai intorno, osservare il paesaggio, ascoltare la natura, i rumori, i suoni, il silenzio: ed è lì che nasce la foto. Della stessa Autrice: FOTOGRAFARE: L’ARTE DI FERMARE GLI ISTANTI
di Gianluca Pietropoli Una giornata: 24 ore, 1440 minuti, 86400 secondi. Ma a quante fotografie corrisponde? A porsi questa domanda, nel 2011, è stato l’olandese Erik Kessels (classe 1966), il quale avrebbe potuto rispondere limitandosi ad un semplice calcolo matematico; la sua decisione, anziché produrre un risultato numerico, è stata quella di scaricare e poi stampare in formato 10×15 tutte le foto condivise su Flickr durante l’arco di 24 ore. Ha poi riversato fisicamente queste immagini nelle sale del Foam di Amsterdam e successivamente in varie altre sedi espositive in tutto il mondo, in una mostra intitolata 24 Hours in Photos. L’impatto visivo della sua installazione è sconvolgente: più di un milione di fotografie, montagne e montagne di stampe che occupano le stanze espositive fino a raggiungere il soffitto. L’ intuizione dell’autore è stata veramente geniale. Infatti, l’enorme massa di immagini che ogni giorno condividiamo sui vari social prende ora corpo, presentandosi a noi in tutta la sua dirompente e minacciosa presenza fisica, esaurendo lo spazio fisico destinato a contenere queste immagini e quindi in parallelo esaurendo anche lo spazio mentale destinato a registrarle. Anche la funzione primaria della fotografia (salvare un momento dalla inesorabile azione dissolvente del tempo) viene meno, dal momento che la nostra memoria è sepolta da cumuli d’immagini che non abbiamo neanche più il tempo di guardare. Nella fotografia al tempo dei social, il momento della registrazione e successiva condivisione delle esperienze vissute sta diventando via via più importante delle esperienze stesse. La tecnologia moderna poi aiuta ad annullare l’intervallo tra invio e ricezione: tutto è immediato, e il processo è talmente semplice che il risultato non può non essere che un eccesso di produzione di immagini. Consapevolmente o no, siamo ormai sepolti sotto una valanga di fotografie! Dello stesso autore:
LE FOTOGRAFIE DEL TUBO di Sandra Zuzzi
I viaggi e la fotografia, binomio per molti di noi inscindibile. Sono passioni che riempiono i nostri momenti liberi e li rendono preziosi dal punto di vista delle esperienze e delle emozioni. Viaggiare è stato da sempre una delle mie passioni. Compatibilmente con gli impegni di lavoro e familiari niente mi rende più felice di preparare una valigia e partire...può essere un lungo viaggio in un paese lontano ma anche un viaggio più breve in Italia o in Europa.... non importa, l'importante è conoscere luoghi, modi di vivere e di pensare diversi. La passione per la fotografia, nata per me qualche anno fa, completa queste esperienze di viaggio e rende possibile trasferire ad altri le emozioni vissute. Consente a noi stessi che fotografiamo di rivivere a distanza di tempo il viaggio, fissando momenti ed emozioni provate. In questi giorni, segnati dall'emergenza sanitaria del Coronavirus, avrei dovuto essere in Islanda, terra che consente di vivere emozioni forti e scattare foto bellissime. Come dipendente del Sistema Sanitario Nazionale sono rimasta al lavoro ma i compagni di viaggio sono partiti, come tanti altri italiani che avevano progettato vacanze all'estero. Nonostante i rischi di quarantena e di cancellazione dei voli avrei voluto essere con loro, la passione per la fotografia è una molla fortissima, che supera le ansie derivanti da situazioni contingenti e che in qualche modo ci rende liberi anche quando non lo siamo completamente. Ma l'appuntamento con i viaggi, e con l'Islanda in particolare, per me è solo rinviato ad un prossimo mio post. |
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Gennaio 2021
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