![]() di Enzo Paiola Partiamo per questo workshop fotografico provenienti da Verona via autostrada, quindi uscita a Bergamo e poi su per la val Brembana fino a raggiungere il paese di San Giovanni Bianco. Una volta parcheggiate le macchine, saliamo a piedi per la vecchia mulattiera che ci conduce tra gli alberi, dopo una ripida ma abbastanza breve salita ad Oneta. Un pugno di vecchie case di origine medievale dove la tradizione vuole ci sia la casa natale di Arlecchino, da ammirare anche l’antica chiesa del Carmine. Tra le sue anguste vie si respira un’aria d’altri tempi. Decidiamo quindi di percorrere un tratto della via Mercatorum da Oneta a Cornello dei Tasso che univa la Valtellina ai Cantoni Svizzeri. Un bellissimo sentiero tra i boschi e ruscelli d’acqua dove troviamo anche il bell’Oratorio Sant’Anna, del XV secolo. Dopo un’oretta di percorso a piedi tra i boschi arriviamo allo stupendo borgo di Cornello dei Tasso (conosciuto anche come Camerata Cornello). Uno dei borghi dichiarati tra i più belli d’Italia, tra un’urbanistica e architettura medioevale. Il borgo risalente alla fine del 1100 ci stupisce per uno splendido porticato dove non è difficile con l’immaginazione vedere ancora i mercanti, le botteghe e le osterie medioevali. Il paese deve il nome alla famiglia Tasso, insediatasi qui nel XIII secolo a cui dobbiamo il sistema postale moderno. Un Workshop Fotografico a Oneta e Cornello dei Tasso dove il paesaggio naturale e architettonico ci ha fatto fare tantissimi scatti fotografici, dimenticandoci il peso dell’attrezzatura fotografica portata in spalle per tutto il giorno.
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di Ornella Piccoli
Una notturna fotografica in una Venezia di notte, organizzata da CorsiFoto Verona di Enzo Paiola. Alle nove di sera in una freddina serata di maggio, si parte da Verona in poche temeraria, tutte rappresentanti del gentil sesso, Ana, Daniela, Nisi, Sara, e l'immancabile Prof. Enzo Paiola. Scendiamo dal treno a Venezia Santa Lucia, piene di entusiasmo, pronte per vivere appieno questa opportunità fotografica. Sfoderiamo le macchine fotografiche, montiamo i nostri cavalletti, indispensabili in questo caso, anche se non sempre amati, e via, si parte alla scoperta di Venezia di notte. Che dire, Venezia di giorno è bellissima, ma di notte e' come quei fiori che aspettano che il sole si nasconda per emanare un profumo intenso ed inebriante. I turisti spariscono, e siamo noi soli che ascoltiamo il ticchettio dei nostri passi tra le stretti calli, i piccoli ponti, i vecchi portici prendono vita e ci mostrano la loro bellezza, pronti ad essere ammirati e fotografati. Venezia è speciale di notte, nei piccoli campi in mezzo molte volte decorati da pozzi, qualche luce brilla nelle finestre delle abitazioni, un' atmosfera intima, rarefatta, che ci fa parlare a bassa voce, per non disturbare questa città che si accinge al riposo. Gli antichi palazzi formano riflessi suggestivi nei canali, le poche barche che passano formano strisce colorate nel display della nostra macchina fotografica. Arriviamo al Ponte di Rialto, bello, maestoso, di un bianco come non avevamo mai visto in quel cielo nero, finalmente leggero, si mostra in tutta la sua bellezza, Le gondole dormono in laguna dopo una giornata di duro lavoro, cullate dal raro passaggio di barche e traghetti. E via, ci avviamo verso Piazza San Marco, che di notte, senza la confusione delle ore diurne, brilla di luce propria, i suoi portici illuminati, il campanile che sembra messo li a proteggere un tesoro, la basilica e la piazza, una meraviglia che ci perdiamo a fotografare. Sono le quattro del mattino e dopo una nottata in piedi, approfittiamo dell'unico locale aperto a Venezia di notte per prenderci un trancio di pizza, che, scimmiottando un famoso attore italiano, ci mangiamo sui tavolini di uno dei caffè della famosa piazza. La stanchezza scende e dobbiamo avviarci verso il treno che ci porterà a casa, stanchi, ma felici di aver potuto godere di una bellezza così grande e con la curiosità di vedere la montagna di foto scattate.di Enzo PaiolaWorkshop fotografico a Roma di due giorni organizzato da @CorsiFotoVerona di Enzo Paiola. Parto in buona compagnia, Ana, Ornella, Sara, Sandra sono del gruppo fotografico, io unico maschio nel gruppo. Arriviamo a stazione Termini nel tardo pomeriggio in treno provenienti da Verona. In una ventina di minuti a piedi raggiungiamo l’Hotel in pieno centro, vicinissimo a piazza di Spagna. Dopo esserci sistemati nelle camere partiamo con le nostre fotocamere in spalla e l’immancabile cavalletto fotografico per un giro di foto in notturna. Tutto sembra più magico con le luci della notte: la poca gente in giro e le luci della sera ci fanno apparire piazza di Spagna, centro romantico della Roma ottocentesca, con un fascino unico, emotivamente molto forte. Fotografare la fontana detta la "Barcaccia" (1626-29) opera del Bernini e la Scalinata di Trinità dei Monti (1723-26) con alla sommità la chiesa SS. Trinità e la sottostante piazza di Spagna ci rende euforici, tanto da farci perdere il senso del passaggio del tempo. Sfilano i minuti e ci rendiamo conto di non aver mangiato, ma la voglia di fotografare è tanta, che ci fa dire di proseguire nel nostro tour fino alla fontana di Trevi. Uno dei monumenti più celebri della Roma barocca, scenografica e maestosa, fatta in marmo bianco di Carrara. Ci sorprende per il suo splendore, per il rumore dell’acqua, ma anche per la moltitudine di turisti presenti con il loro vociare intenti a lanciare la famosa "monetina" che augura il sicuro ritorno a Roma. Ognuno di noi con il cavalletto fotografico, telecomandi di scatto a distanza, e tempi lunghi dell’otturatore ci si posiziona da tutti i lati della piazza per riprendere questo capolavoro architettonico. Ci rendiamo conto che è proprio tardi e la fame si fa proprio sentire. Decidiamo di andare in un’osteria con "le tovaglie a quadri e il vino rosso sfuso in tavola" dove mangiare la vera cucina romana senza spendere troppo. Troviamo proprio una Trattoria vicino a fontana di Trevi dove tra "cacio e pepe" i "carciofi alla romana" e un bicchiere di vino rosso, usciamo veramente soddisfatti e "allegri", e per fortuna che le fotografie le avevamo già fatte. Rimane il tempo prima di raggiungere l’hotel per passare da piazza Colonna e vedere illuminato palazzo Chigi sede del Governo della Repubblica Italiana e residenza del presidente del Consiglio per poi arrivare alla piazzetta di palazzo Montecitorio sede della Camera dei deputati. Ora dopo tutta questa intensa e bellissima serata ci serve solo una notte riposante e distensiva.
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Gennaio 2021
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